L’economia globale è in crisi. L’esaurimento delle risorse naturali, il declino nella produttività, la crescita a rilento, l’aumento della disoccupazione e un’ineguaglianza sempre più marcata: tutto ci costringe a ripensare i nostri modelli economici. Cosa fare, ora? In The Third Industrial Revolution: A Radical New Sharing Economy, l’economista Jeremy Rifkin presenta una mappa per navigare un nuovo sistema economico. La Terza rivoluzione industriale, resa possibile dalla convergenza di diverse tecnologie come la comunicazione internet in 5G, la nuova mobilità driverless, e una piattaforma per l’internet of things che collega le strutture residenziali, commerciali e industriali. Le infrastrutture intelligenti del 21esimo secolo permettono lo sviluppo di una sharing economy radicale, che sta già trasformando il modo in cui gestiamo e facciamo muovere l’economia.

Grazie alle infrastrutture che utilizzano l’internet of things, si possono sfruttare grandi quantità di dati e la possibilità di analizzarli per sviluppare algoritmi che stimolano l’efficienza e abbassano drasticamente i costi marginali di produzione e distribuzione di una vasta gamma di beni e servizi. Oggi, milioni di persone in tutto il mondo producono musica, video, contenuti sui social media, energia rinnovabile, case, automobili, contribuiscono a Wikipedia, frequentano università online, e condividono questi e altri beni e servizi.

Nella sharing economy il possesso lascia il posto all’accesso, venditori e compratori sono sostituiti da fornitori e utenti, i prosumer prendono il posto di possessori e lavoratori, il capitale sociale diventa importante quanto il capitale di mercato, il consumismo si piega alla sostenibilità, e gli indici della qualità della vita diventano più importanti del PIL. La sharing economy, con i suoi costi marginali azzerati, è un’economia circolare in cui beni e servizi vengono ridistribuiti tra tutti gli utenti, riducendo così drasticamente l’impronta ecologica della società.

Ma, con il cambiamento climatico che devasta il pianeta, il passaggio a una nuova era economica deve avvenire in fretta. Rivoluzioni di questa portata richiedono volontà politica e un profondo cambiamento ideologico.