Nell’immagine uno dei tanti articoli di stampa in cui si è riportata la notizia di una bozza di provvedimento che verrebbe presentata il 14 dicembre, in materia di obbligo di miglioramento delle classi energetiche degli edifici, per non incorrere in un divieto a vendere o fittare. Tale notizia ha sicuramente creato panico tra gli addetti ai lavori del mercato immobiliare, forse perchè non tutti loro conoscono, non una bozza, ma, un definito e sottoscritto accordo, cui gli stati membri hanno aderito, che si chiama GREEEN NEW DEAL, che prevede tra le tante cose livelli di decarbonizzazione al 60% ed al 100% rispettivamente entro il 2030 ed il 2050.

Articolo apparso sul quotidiano “Il Mattino” del 9 dicembre 2021

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In realtà, si tratta di una bozza di direttiva che verrà presentata il 14 dicembre. La bozza prevede che gli stati membri adottino dei provvedimenti che poi integrino i contenuti della direttiva. Quindi dal 2027 per alienare o fittare un immobile ci vorrà la classe E, la D a partire dal 2030 e la C a partire dal 2033.

Nasce spontanea una domanda, avrebbe detto il famoso conduttore televisivo, ma tutta questa preoccupazione, pure se andasse in porto questa bozza da dove nasce ? Come si vogliono raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030 e 2050 ? Questa preoccupazione, per questa direttiva, per altro fin troppo diluita nel tempo, farebbe presupporre che il Green New Deal, con i relativi citati obiettivi, già definiti, non rientri invece negli obiettivi degli Italiani ? Forse a qualcuno non è chiaro che la causa principale delle emissioni di CO2 nel pianeta sono gli edifici dove abitiamo o dove lavoriamo, parliamo del 37% in Europa; in Italia, dove registriamo il primato della peggiore classe energetica in Europa, si supera abbondantemente il 40%, quindi, come vogliamo raggiungerli questi obiettivi pregando e sperando ? O forse dobbiamo adottare queste misure che non sono frutto di decisioni superficiali, ma sicuramente frutto di studi statistici e scientifici ?

Piuttosto questo provvedimento sconfessa invece le misure restrittive cui sta andando incontro il governo, circa le proroghe del superbonus, che a maggior ragione si rende INDISPENSABILE. Ma si rende indispensabile anche l’estensione alle imprese di ogni forma di agevolazione per rendere più efficienti energeticamente gli immobili, dove milioni di Italiani si recano a consumare energia proveniente da fonti fossili durante le ore di lavoro.

Forse non tutti sanno che in Italia prima del COVID, da tanto tempo, il “bollettino di guerra” relativo ai deceduti si sarebbe dovuto fare per le morti da emissioni di CO2, infatti l’Italia è protagonista in Europa di quest’ altro triste primato, 90.000 morti all’anno ci portano in testa alle classifiche; invece nessuno ne parla, siamo terrorizzati dai 100.000 decessi all’anno per COVID, che tanto quanto siamo in grado di contenere nei prossimi anni, fino ad ridurne gli effetti letali a numeri da statistiche di normale influenza, e nessuno da peso alle decine di migliaia di morti per inquinamento, che a stento riusciremo a ridurre nei prossimi 10 – 20 anni a condizione che si adottino misure drastiche per il contenimento delle emissioni di CO2. Ma ridurre queste emissioni significherà in futuro contenere anche danni e lutti dovuti ai cambiamenti climatici che, senza provvedimenti ed accordi mondiali in materia di transizione ecologica, diventerebbero catastrofici. Il primo provvedimento da adottare è l’efficientamento energetico degli edifici, se ne facciano tutti una ragione.

Salvatore De Martino