Una delegazione ristretta di Manager, Imprenditori ed addetti ai lavori nei mercati coinvolti nella #transizione #ecologica è stata accolta a #Bruxelles nei giorni 4 e 5 luglio 2022, per una visita d’informazione alla Commissione Europea.

Il Direttore Finanziario della #WOWGREENHOUSE, Giuseppe Fruttaldo ed il Vicepresidente Salvatore De Martino, quest’ultimo anche in rappresentanza di ITALY CARBON FREE aps quale fondatore, associazione di cui WOW GREEN HOUSE è MAIN SPONSOR, inseriti nella delegazione, sono stati ricevuti, il giorno 4 luglio nella sede della Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’UE, dall’Ambasciatore Stefano Verrecchia; sono stati affrontati i temi inerenti le attuali misure di incentivazione, relative al perseguimento del Green New Deal, quelle inserite nel Recovery plan, il PNRR e le ultime misure inserite nel REpowerEU a seguito degli eventi bellici, che hanno costretto la comunità Europea a perseguire in tempi più veloci, l’indipendenza energetica dalla Russia.

Tra gli altri temi affrontati con l’Ambasciatore e d i Suoi funzionari, non sono mancate richieste di chiarimenti e di possibili interventi sugli annosi problemi, di esclusiva natura politica interna, che stanno caratterizzando il mercato del superbonus, che ha messo in ginocchio un intero settore.

Il Vicepresidente Salvatore De Martino con l’Ambasciatore Stefano Verrecchia

Il giorno successivo invece la delegazione si è recata presso l’edificio Charlemagne in Rue de la Loi, presso gli avveniristici uffici della Commissione Europea, dove la delegazione ha avuto modo di incontrare e confrontarsi con i vari responsabili di settore, dall’efficienza energetica, all’Innovation fund, la digitalizzazione del sistema energetico, il Green Deal, le misure LIFE e la Circular Economy, per avere indicazioni soprattutto sulle prossime direttive o indirizzi che verranno dettate agli stati membri, affinché perseguano gli obiettivi comuni di transizione ecologica e soprattutto energetica nell’immediato.

Il Direttore Finanziaro di WOW GREEN HOUSE Giuseppe Fruttaldo ed il Vicepresidente Salvatore De Martino all’ingresso dell’Ambasciata.

n particolar modo è stato dato molto risalto alla revisione della direttiva  sulla prestazione energetica nell’edilizia che rientra nel contesto del pacchetto “Fit for 55” e integra le altre componenti per gli obiettivi di decarbonizzazione e di risparmio energetico entro il 2030 e 2050.

In questa strategia, gli elementi-chiave sono legati ad un’ondata di ristrutturazioni (per l’Italia si parla di 100milioni di mq. all’anno, per una spesa media annua di 60 miliardi) con norme minime obbligatorie di prestazione energetica degli edifici.

Sono previsti Piani nazionali di ristrutturazione di edifici e norme prestazionali per la nuova edificazione. Sistemi tecnici per l’edilizia e divieti di utilizzo di combustibili fossili per le caldaie di riscaldamento domestico; infrastrutture per la mobilità sostenibile e pre-cablaggio degli edifici; passaporto di ristrutturazione predisposizione degli edifici all’intelligenza; attestati di prestazione energetica, con ispezioni, affissioni, banche dati.

Quanto alle sanzioni per mancanza di rispondenza degli edifici alle norme minime obbligatorie sui requisiti energetici, la direttiva non precisa, nel particolare, ma stabilisce che esse devono essere effettive, proporzionate e dissuasive.

L’Italia si è distinta anticipando queste direttive con misure virtuose come il Superbonus, il Vicepresidente Salvatore De Martino nel corso dell’incontro ha chiesto ai rappresentanti della Commissione Europea la posizione della stessa nei confronti del governo Italiano, dimostratosi ed addirittura dichiaratosi contrario a questa misura; il riscontro garbato, ma determinato è stato caratterizzato da stupore e soprattutto condanna ad una politica poco incline a fare gli interessi dei cittadini, molto più disposta a strumentalizzare per fini elettorali qualsiasi iniziativa, fosse anche la più virtuosa, insomma i commenti non sono stati molto lusinghieri per il primo ministro Italiano Draghi & Co, ed ancora una volta si rischia di perdere l’occasione di un vero rilancio dell’economia e dell’occupazione, oltre che perseguire le direttive europee in materia di decarbonizzazione, di transizione ecologica ed energetica.