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Quando le buone notizie passano in silenzio: l’Europa (quasi) in linea con gli obiettivi climatici. E noi?

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di Italy Carbon Free APS – Ufficio Comunicazione

In questi giorni in cui la cronaca meteorologica ci costringe a fare i conti con l’ecoansia – tra fulmini spettacolari, piogge tropicali fuori stagione e ondate di calore che tolgono il respiro – una buona notizia sul fronte climatico è passata inosservata. Eppure avrebbe meritato spazio, riflessione e, perché no, anche un po’ di fiducia nel futuro.

A diffonderla è stata la Commissione Europea, sul finire di maggio, in un momento in cui le temperature erano ancora miti e le piogge sembravano solo piogge. Il messaggio, sobrio e tecnico come spesso accade quando si parla di istituzioni europee, non ha sfondato il muro delle homepage né quello – più sottile ma altrettanto selettivo – delle nostre rassegne stampa digitali. Eppure il contenuto era tutt’altro che irrilevante: secondo i dati aggiornati, l’Unione Europea è in linea con gli obiettivi di riduzione delle emissioni previsti per il contrasto ai cambiamenti climatici.

La valutazione dei Piani Nazionali Energia e Clima (PNIEC)

La notizia nasce dalla conclusione della valutazione dei PNIEC (Piani Nazionali Integrati per l’Energia e il Clima), che ogni Stato membro ha l’obbligo di redigere e aggiornare regolarmente per definire il proprio contributo agli obiettivi comunitari al 2030. Dopo mesi di analisi e calcoli, la Commissione ha certificato che il percorso dell’Europa nel suo complesso è coerente con gli obiettivi stabiliti: riduzione delle emissioni, incremento della produzione da fonti rinnovabili, miglioramento dell’efficienza energetica.

Una notizia che, in un mondo razionale, sarebbe stata accolta con entusiasmo. Ma il paradosso è che, mentre le cattive notizie arrivano sempre con un impatto emotivo dirompente, le buone si presentano spesso con la stessa forma di una PEC: formali, poco leggibili, prive di appeal narrativo. E così restano non lette. In questo caso, ignorate.

Perché questa notizia è importante

Per Italy Carbon Free APS, da anni impegnata a fianco dei piccoli Comuni, delle imprese locali e dei cittadini per realizzare concretamente la transizione ecologica dal basso, questa è una conferma importante. Dimostra che le scelte politiche e le azioni territoriali, quando coordinate e coerenti, funzionano. E, soprattutto, che la decarbonizzazione non è un’utopia da manuale, ma un processo reale, concreto, misurabile.

È chiaro che il rispetto degli obiettivi non ci mette al riparo, di per sé, da eventi estremi: la crisi climatica è già in corso e certi processi sono ormai irreversibili. Tuttavia, restare sotto certe soglie di emissione è la nostra unica possibilità per evitare scenari peggiori, per contenere l’intensità di fenomeni atmosferici sempre più violenti e per proteggere il nostro futuro e quello dei nostri figli.

Il ruolo delle Comunità Energetiche Rinnovabili

Questi risultati europei non devono farci abbassare la guardia, anzi: devono spingerci a fare di più, e più velocemente. Ecco perché il lavoro che stiamo portando avanti con Italy Carbon Free APS, insieme ai nostri partner istituzionali e commerciali, ha un valore ancora più strategico. Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), che stiamo costituendo in tutta Italia, rappresentano uno degli strumenti più efficaci per accelerare la transizione energetica in modo partecipato e distribuito. Produzione locale da fonti rinnovabili, autoconsumo collettivo, riduzione delle bollette e, soprattutto, partecipazione attiva delle comunità: sono queste le leve per cambiare il paradigma.

E ogni Comune, ogni impresa, ogni cittadino che entra a far parte di una CER contribuisce in modo tangibile agli obiettivi che l’Europa ha faticosamente costruito e che ora dobbiamo portare avanti con determinazione.

L’informazione come chiave della partecipazione

Il fatto che una notizia così importante sia passata in sordina ci dice molto sullo scollamento tra informazione, politica e cittadinanza attiva. Serve una nuova cultura della comunicazione ambientale: più accessibile, più coinvolgente, più capace di tradurre dati tecnici in consapevolezza condivisa. Questo è uno dei compiti che ci siamo assunti come Italy Carbon Free APS, anche attraverso il nostro portale www.polotransizioneecologica.it: essere un ponte tra la complessità delle normative e la semplicità dei bisogni quotidiani ed un catalizzatore per aggregare istituzioni, imprese e cittadini in un circolo virtuoso che premia tutti.

Ecco perché oggi abbiamo voluto raccontarvi questa notizia. Perché è giusto sapere che non tutto va storto, che ci sono percorsi virtuosi in atto e che, con impegno, è possibile costruire un futuro più sostenibile. Non ci basta sapere che l’Europa è in linea con i suoi target: vogliamo che ogni territorio, ogni Comune, ogni comunità possa esserlo davvero.

E per farlo, servono strumenti, alleanze e – soprattutto – partecipazione. La transizione ecologica non si realizza con le PEC, ma con le persone.

Salvatore De Martino (Fondatore e Coordinatore Generale Italy Carbon Free aps)

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